Il nuovo progetto Luxury Mixology Consulting

Finalmente andrò a costituire una società a Montecarlo che ho chiamato: LMC, Luxury Mixology Consulting, che vedrà come obiettivo, quello della formazione a bordo degli Yacht, e anche a terra presso tutti gli Hotel di lusso di Monaco e della Costa Azzurra.

Le mie origini sono meridionali, entrambi i miei genitori sono di origini Lucane.

Sono nato a Guardia Perticara in provincia di Potenza, in Basilicata, un paesino di poche anime arroccato su una montagna, dove tutti si conoscono e si aiutano tra loro.
Poi come tanti, negli anni 70′ i miei genitori sono emigrati al nord, a Torino, dove sono nato e fin da subito mi sono messo in mostra, ero così impaziente di nascere che la gravidanza di mia madre la vide mettermi al mondo al settimo mese.
Tutto quello che sono oggi lo devo a loro, sopratutto a mia madre, che ho perso l’ottobre scorso. Ero molto legato a lei, e credo che la famiglia sia molto importante e decisiva nel tuo percorso lavorativo, sopratutto quando entriamo nel mondo del lavoro.
Ho iniziato prestissimo a lavorare, all’età di 13 anni mi iscrissi alla scuola alberghiera e poi la sera lavoravo, facendo degli extra al Turin Palace Hotel, un hotel a 5 stelle nel centro di Torino veramente bellissimo.
È stata la cosa più bella che potevo fare. Per me era un incanto poter vedere grandi professionisti all’opera.
Cose che a scuola non puoi vedere. Tutto questo è stato un sacrifico, studiare e lavorare non è facile.
In questo modo ho potuto apprendere tantissimo e crescere in un ambiente che mi ha formato al meglio.

Inizialmente la mia carriera mi ha visto protagonista in sala, ho fatto molte stagioni, sempre in Hotel Luxury, un modo per vedere tecniche di lavoro differenti.
Ho fatto il Maitre d’Hotel in diverse strutture, poi è arrivato un momento che ho voluto darmi una possibilità per ritrovare gli stimoli giusti.
Fu cosi che mi avvicinai al mondo della Mixologia. Iscritto già da tempo all’AIBES Italia, ho iniziato a studiare e a fare dei concorsi.
Mi accorgevo sempre più che mi divertivo in un modo incredibile e che mi rendeva felice, ancora più soddisfatto rispetto alla mia prima parte di carriera.
La curiosità verso questo mondo mi ha rapito, ho continuato a comprare libri e a documentarmi, cosa che faccio ancora oggi, questo mi fa capire che ho fatto la scelta giusta.

 



Come sei arrivato a Montecarlo?

Purtroppo tutto è partito da un episodio che ha portato un lutto nella mia vita.
Nel 1998, ero direttore del Caffè San Carlo di Torino, dove conobbi una ragazza che sarebbe dovuta diventare in seguito mia moglie.
Avevamo preso casa, scelto i mobili, tutto quello che fanno due ragazzi che vogliono costruirsi un futuro.
Poi una sera, mentre lavoravo mi arrivò la telefonata di suo fratello che mi comunicava che la mia fidanzata aveva perso la vita in un incidente stradale. Da quel momento tutto cambiò.

Non potevo più lavorare a Torino, cosi quasi per caso, in una delle tante uscite in moto verso la Liguria come un po’ tutti i torinesi nel week end, dissi ai miei amici di tirare dritto e non fermarsi come sempre ad Alassio.
E cosi arrivammo in Costa Azzurra. Non vi ero mai stato, bella, pulita, piena di colori e di Hotel bellissimi.
Così tornai poco dopo per lasciare qualche CV, dopo pochi mesi mi rispose il Casinò di Montecarlo.
Feci 3 colloqui prima di riuscire ad entrare.
Ho passato 6 anni bellissimi, poi mi sono fidanzato, ho conosciuto una donna che mi ha ridato la voglia di amare, di fare una famiglia. E fu così che all’arrivo di un bimbo, decisi di provare a cercare qualcosa con degli orari più vivibili.
Al Casinò di Montecarlo gli orari erano difficili, turni dalle 22.00 alle 06.00, era terribile.
Arrivavo a casa e non riuscivo a prendere sonno da quanto ero stanco.

Poi un giorno fui chiamato dalla direzione dello Yacht Club di Montecarlo. Anche qui non fu facile, feci diversi colloqui, poi le mie esperienze lavorative, la mia umiltà e il mio modo di essere fecero in modo di riuscire a farmi entrare nell’equipe del Bar. Entrai come Barman, poi dopo 3 anni riuscii a passare a Chef Barman.
Lavorare qui a Montecarlo non è facile, la concorrenza è molto alta e ci portiamo questa rivalità storica con i nostri cugini francesi, ma posso dire che noi abbiamo una marcia in più.
Noi siamo più commerciali, lo abbiamo nel DNA, amiamo l’Hospitality, sentiamo sempre il bisogno di formarci per essere in pole position. Penso di poter dire che siamo più ambiziosi e creativi dei nostri colleghi barman francesi, almeno per le mie esperienze vissute.
Sono stato il creatore di diversi cocktail per il Principe Alberto di Montecarlo, una persona meravigliosa con cui ho parlato molte volte. Lui, molto curioso, si fermava con me per sentire la storia e gli ingredienti dei suoi drink.
Momenti bellissimi che mi hanno portato a creare il primo concorso di Mixologia a Montecarlo, coinvolgendo le scuole alberghiere italiane, francesi e svizzere.



Ho ideato dei corsi a bordo degli yacht, per dare la possibilità all’equipaggio di avere una formazione che gli permetta di preparare i cocktail IBA al meglio.
Un successo incredibile che per 2 anni ho pensato in tutti i modi di sviluppare, ampliare a 360 gradi per soddisfare questo mondo che è in continuo sviluppo.
Ed è cosi che ho deciso, a pochi giorni dal mio quarantanovesimo compleanno, di rimettermi in gioco.
Andrò a realizzare un sogno che da più di 2 anni era nel mio cuore.

Finalmente ho costruito una società a Montecarlo che ho chiamato: LMC, Luxury Mixology Consulting, che vede come obbiettivo, quello della formazione a bordo degli Yacht, anche a terra presso tutti gli Hotel di lusso di Monaco e della Costa Azzurra.

Oltre a questo, mi occuperò della distribuzione e vendita di brand Italiani: vino, alcool e anche attrezzature alberghiere.
Tutto il possibile per soddisfare il bisogno dell’armatore dello Yacht, così come il direttore di un grande Hotel.
Li sto portando a conoscenza di brand unici, che non posso ancora svelare. Vi posso assicurare che ci saranno delle grandi sorprese.
Sono felice per questo progetto, potrò lavorare per me stesso, facendo quello che più amo, insegnare la Mixologia e far conoscere il nostro paese attraverso dei prodotti straordinari.

Come diceva la mia mamma, sognare rende vivi, non bisogna mai smettere di farlo, prima o poi riusciremo ad arrivare a realizzarli, mai arrendersi, rimanere umili e rispettare sempre il prossimo, non smettere mai di studiare, ci rende forti verso il prossimo.

 

 

Fonte articolo: https://barmanitalia.it/rocchino-giorgio-e-il-suo-nuovo-progetto-lmc-luxury-mixology-consulting/

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